Vorrei un futuro diverso, vorrei…
Che non ci siano più mamme di serie A e di serie B, classificate
differentemente dall’opinione comune a seconda di come è stato il
parto o l’allattamento,
che un papà che si prende responsabilmente cura della mamma e del
suo bambino non sia definito “mammo/aiuto della mamma”, ma a pieno
diritto “papà”,
che un bambino che tra le braccia dei suoi genitori smette di
piangere non sia considerato “viziato” o “furbetto”, ma
semplicemente ascoltato e riconosciuto nei suoi bisogni
fondamentali,
che ogni mamma (o papà) possa sentirsi libera di essere triste,
arrabbiata e stanca, perché è normale e lecito che sia così, senza
temere di essere sbagliata o giudicata da chi ha intorno,
che il pianto del neonato venga sempre accolto e compreso, in quanto
richiesta di aiuto, non ignorato in quanto modo per “farsi i
polmoni”,
che siano rispettati i tempi e le esigenze di ogni bambino e dei
suoi genitori, perché la Natura è madre di tutti ma ogni figlio è
diverso e ha il suo percorso,
che i protagonisti assoluti della Nascita siano mamma, papà e bimbo,
padroni consapevoli della loro unica esperienza.
Ecco, questi i miei propostiti per il cammino che ancora mi aspetta.
Dedicherò, passo dopo passo, il mio Essere Ostetrica a voi: con la
passione che da sempre mi spinge ad andare avanti, farò il possibile
per trasformare questi desideri in realtà,
è una promessa!
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